Poesie e Racconti
L’ABITO PER BERLINO
Vincitore del Premio della Giuria al Concorso a carattere Internazionale Edizione 2020 “Città di Pontremoli” (30 Maggio 2020).
Selezionato al Buk Festival di Modena, al Book festival del Libro di Pisa, al Salone Internazionale del Libro di Torino (Maggio 2021).
Foto di copertina di Paola Camiciottoli. Foto interne al libro di Gianni Boradori e Paola Camiciottoli.
Puoi ordinare la tua copia in tutte le librerie e online:
RECENSIONI
Viviamo in tempi difficili abbiamo bisogno di poesia In particolare abbiamo bisogno di una poesia che ci dia speranza. E la poesia di Anna mi dà speranza perché è una poesia fatta di umanità profonda, intensa, esplicita.
Umanità che nasce da tante diverse esperienze.
C’è l’esperienza che sembra più forte: quella del corpo e del suo essere natura. Nelle poesie sono continui i riferimenti ai sensi: si parla di freddo e calore, pesantezza e leggerezza, si parla di graffiare, di odori, di dolore fisico, di luci e di buio.
E com’è importante che un discorso come questo provenga da una donna e per di più non giovane! Una donna che condivide con naturalezza i suoi imbarazzi, i pudori dell’età matura, il rammarico per “la gioventù che se ne è andata senza avvisare”. Anzi, trae ulteriore poesia da questo imbarazzo.
Più sottile ma continuo un discorso in sottofondo di nostalgie, i ricordi, la madre, gli avi.
La bussola della navigazione di Anna restano comunque le relazioni con l’altro, in particolare “il sentimento principe: l’amore”, che muove il sole e l’altre stelle, e che da sempre nutre l’arte.
Nel mondo di Anna è talmente potente l’esperienza della vita da non sentire il bisogno di una metafisica: “Non prego mai un dio preciso…”. Ecco ancora questa umanità che genera fiducia, positività. Grazie Anna! Nella tua poesia la vita è vissuta come sempre si dovrebbe vivere: senza riserve, accettandone tutti i rischi e assaporandone tutti i frutti.
Simone Fortuna
Giornalista
Ho letto con piacere L’Abito per Berlino.
Fluido, denso, originale e intrigante.
All’inizio della lettura, la minuziosa descrizione di particolari, mi era apparsa non rilevante.
Mi sono ritrovato a pensare che la potenza riservata dall’Autrice al dipanarsi della storia, avrebbe potuto essere usata per un incipit che ti getta subito nel centro dell’azione.
Poi, però, ho letto il terzo capitolo e tutto è cambiato!
Mi sono ritrovato a rivalutare il primo capitolo e a vederne la assoluta necessità e l’originalità.
Mi ha stupito, riportandomi a certe sequenze di Antonioni.
E se un racconto stupisce ha certamente colto nel segno.
Angelo Savelli
Regista e Autore Teatrale
“Si era svegliata stanca e il dolore alla gamba era quasi insopportabile. Il caldo era durato troppo a lungo per i suoi gusti e l’aveva ridotta un’automa inabile a qualsiasi attività. Non lo sopportava e non si riconosceva in quell’atonia senza riscatto. L’improvviso suono della sveglia le ricordò che giorno era. Contemplava nell’armadio aperto senza quasi osservare gli abiti disposti in buon ordine e con un gesto rapido quasi involontario la sua mano scelse per lei. Quello era l’abito giusto! Non ricordava più da quanto tempo non lo indossava. La lentezza e la cura dei suoi gesti davano solennità al momento, tanto da apparire la cerimonia di vestizione di una Regina. Questa fu la buffa sensazione che affiorò nella mente di Sara. Toccando la stoffa le sembrò che nelle trame vibrasse tutta l’attesa di quel giorno. Il taglio ampio delle maniche donava quel tocco originale che Sara adorava. La linea aderente sul seno scivolava dopo il punto vita in un’ampia svasatura che segnava con dolcezza le sue forme piene, dandole un aspetto sensuale ed elegante. Dopo un attento esame allo specchio pensò che il tempo aveva segnato il suo volto quasi all’improvviso lasciandola impreparata a quell’età matura. Trovava che i suoi fianchi da sempre forti e ben disegnati fossero leggermente sbiaditi. Solo quell’abito, vecchio quanto lei, non era stato minimamente intaccato dalle ore. Protetto dal buio dell’armadio, la luce non lo aveva offeso e i disegni fiorati della stampa erano rimasti incredibilmente giovani come ne Il Ritratto di Dorian Gray e questo per un attimo la turbò. Esitò ancora un momento osservandosi. Scosse i capelli con le mani e quel gesto le ridonò il sorriso: almeno la sua lunga e folta chioma per ora non l’aveva tradita. Prese la borsa e fece un rapido inventario. I biglietti del treno svettavano su tutto e sfiorandoli la sua mano ebbe quasi un tremito di razionalità, subito ricusato. La piccola valigia era ancora aperta; con un gesto deciso la chiuse. Ripassò davanti allo specchio ma non si riguardò, sapeva di essere bella. In strada il sole si faceva già sentire e Sara allungò il passo non sapendo di preciso se quella fretta improvvisa fosse mirata ad evitare che il caldo distruggesse il trucco perfetto o che la paura di un ripensamento tardivo si impadronisse dei suoi piedi. Proseguì lungo il viale fermandosi all’angolo. Qualche testa si volse all’ondeggiare dei suoi lunghi capelli: la sua forte presenza permeava l’aria ma Sara non ci fece caso, il suo pensiero correva già altrove. Attese pochi minuti che il taxi arrivasse e quando giunse salì velocemente senza dire una parola.
– Buongiorno Signora! Dove la porto?
– Alla Stazione Centrale. Grazie.
Con la fronte cercò l’appoggio del finestrino; l’aria condizionata, veramente eccessiva, aveva reso l’abitacolo una cella frigorifera ma quei brividi servirono a Sara per nascondere il tremore dello stomaco. Si rilassò mentre negli occhi le scorrevano le strade della città.
Incredibile, aveva indossato il suo abito ed era partita! […]”
Intervista con la giornalista Sara Morandi: “L’abito per Berlino” di Annamaria Buroni: immagini forti che prendono spunto dal vissuto
L’Abito per Berlino è stato presentato in occasione di due eventi letterari nazionali e internazionali:
PISA BOOK FESTIVAL – Arsenali Repubblicani, 30 Settembre- 3 Ottobre 2021
Salone Internazionale del Libro di Torino – “Autori in Transito” – Presentazione Firmacopie in Sala Rosa 14-18 Ottobre 2021
Intervista della giornalista critico cinematografico Elisangelica Ceccarelli per la trasmissione “Diretta Studio” di TVR 7GOLD (30 Giugno 2020).
PREMI POESIA
Premio speciale Giuria XIV Concorso Nazionale di Poesia “Fiori d’Inverno” – Livorno 2018
Selezione ufficiale – XIV Concorso Letterario Nazionale Le Murate “Le parole nel cassetto”- Firenze 2018
Premio Speciale Presidente Giuria Tecnica e Premio Giuria Popolare con Pubblicazione in antologia Concorso Nazionale “La Pelle non dimentica” – Jesi 2018
Seconda Classificata e Pubblicazione in antologia “20° Concorso Nazionale di Poesia “grigioperla” – Montale – Agliana 2019
Selezione ufficiale – XIV Concorso Letterario Nazionale Le Murate “Le Parole nel Cassetto” – Firenze 2019
Menzione d’Onore XV Concorso Nazionale di Poesia “Fiori d’Inverno” – Livorno 2019.
Premio Giuria “Migliore Raccolta Poetica EDITA” e “Migliore Racconto EDITO” per il volume “L’Abito per Berlino” – IX Concorso Internazionale “Città di Pontremoli – 2020
Prima Classificata e Pubblicazione in Antologia 22° Concorso Nazionale di Poesia “grigioperla” – Montale-Agliana 2021
Primo Premio al 22 Concorso Nazionale “grigioperla” sul tema “Fiume” – “Il Gigante e il silenzio”
“L’acqua l’insegna la sete”
…a questo profondo insegnamento di Emily Dickinson, affido la sete di poesia che mi spinge alla ricerca di quell’acqua che idrati pelle e animo…
NOTTE MUTA
Il sentiero del tuo profumo
mi conduce a violare la tua ora solitaria
Cade l’abito rugoso della vita invernale
di fibre bagnate mi rivesto
La mia pelle si spande
sul tuo corpo arcuato
Tra dune di carne
le tue pupille
gemono stille d’amore
Non sento suono di tua voce
tanto serri il respiro
Compiuta è questa notte
dalla bocca muta
@photocredit Paola Camiciottoli
UNA DANZA PERFETTA
Giorni in attesa di tramonti rassegnati
sotto il peso di doveri e presenza
non sono un dono
Follia pura
sono per altri queste parole mie
E allora
che follia sia
cosicché la morte non riconosca in questa folle
la sua figlia prediletta
e corra altrove a cercarmi
Ruberò poche ore
prima che lei ritorni
e il palco spenga le sue luci
per una movenza tutta mia
che non ha più ali
né grazia
né equilibrio
ma in una musica ritrovata
donerò alla morte
una danza perfetta.
@photocredit Andrea Gianfortuna
IGNOTI NEL MONDO
Siamo degli inetti
distratti dalla vita.
Mentre il corso del destino
stampa l’anima a Dio
si muore come si è vissuti
inconosciuti a noi.
@photocredit Gianni Boradori
LE SCARPE DEI PASSI PERDUTI
Davanti allo specchio
la mano scivola attenta sui lunghi capelli
il trucco è perfetto
l’abito
è quello che deve essere
le scarpe
quelle dei passi perduti
sono pronta.
Mi siedo leggera sul fondo del letto
osservo l’armonia di questa ignota stanza
sono felice di essere qui
ora.
Il corpo è scosso al pensiero di lui
la mente complice
proietta sulle pareti diapositive di antichi ricordi
dove il mio corpo era passione di lava
che i miei amanti bevvero
come il più inebriante dei vini.
Suonano
scatto in piedi
indovino il tuo volto dietro la porta chiusa
sarà tutto perfetto
il mio corpo tornerà passione di lava
e tu lo berrai
come il più inebriante dei vini
ne sono certa
o forse no
non importa
solo per il fermento che scalda la pelle,
per avermi convinta a guardarmi
per riscoprirmi ancora bella
sii il benvenuto
mio sconosciuto!
@photocredit Paola Camiciottoli
IL SAPORE DEGLI ANNI
Ricordo bene quel tempo giovane
dove il pensiero non vedeva ostacoli
e l’azione precedeva il futuro
Sento il sapore di quegli anni semplici
che appagavano pienamente il gusto
Penso all’amore unico degli affetti perduti
che non hanno smarrito la mia ombra
e ne avverto la carezza
lungo la curva amara della schiena.
@photocredit Gianni Boradori
NUDO GIOCO
Cornice dorata
appesa alla parete della tua vanità
Nudo gioco di un giorno
Ferita
da una sete d’amore malato
diverrò terra riarsa
L’aratro del tempo
scaverà solchi di carne
bocche spalancate
a maledire il tuo nome
@photocredit Paola Camiciottoli
PREGHIERA
Non prego mai
un dio preciso
Affido
le mie fragilità
al ristoro di piccole ore
in luoghi
modellati dal tempo
dove un albero nudo
gesticola al nulla
con rami
più spaventati di me
@photocredit Francesco Martinelli
SOSTEGNO
Siedi amica cara
qui accanto
il tuo riposo sosterrà la mia schiena
sono stanca anch’io.
Il tempo della compulsione è interrotto.
Guarda lontano
oppure
guarda la sabbia
è lo stesso
poiché tutto dialoga con noi
@photocredit Paola Camiciottoli
IL SIGILLO DEI SOGNI
Io resto qui
sull’altalena della gravità
accogliendo la giocosità dell’aria
che sigilla
nella sfericità dei sogni
la realtà
@photocredit Francesco Martinelli
HO FATTO UNA PROMESSA
Te lo prometto,
tornerò!
E quando mi vedrai
sarò la Zingara dei fiumi
e con i piedi bagnati segnerò i sentieri.
Non mancherò, te lo giuro
a questo appuntamento solo rimandato
e il tuo abbraccio
sarà lungo quanto la somma delle braccia che ho amato
che mi hanno amato
e dal cerchio stretto mi hanno lasciato andare.
Tornerò,
certo che tornerò!
E sarò corpo bianco sullo scoglio lavico
che penetra il calore
e la risacca avida.
Sarò qui di nuovo! Presto!
E ti prometto che canterò le ore in tutti i loro minuti
non perderò la luce per inseguire rimpianti
e ti prometto
che sbaglierò di nuovo
e di nuovo cadrò nella tua culla.
Mi bacerai la fronte
fino al momento del sonno
ricoprirai di zolle l’ultima promessa
e veglierai sul mio ritorno ciclico
che ti vedrà lì
ferma e bellissima come tu sei: Madre Terra mia.
@photocredit Annamaria Buroni
PETALI E FIORI INTERI
Ho raccolto petali
di varie forme
Ho raccolto petali e fiori interi
di una bellezza indecente
e ho chiuso il libro
Non ho protetto le pagine
divorate da colori
costretti ad appassire
Ho danzato tra i petali
e con i fiori interi
un arcobaleno aperto
sulla corolla nera
@photocredit Paola Camiciottoli
xyz