Giorni in attesa di tramonti rassegnati
sotto il peso di doveri e presenza
non sono un dono
Follia pura
sono per altri queste parole mie
E allora
che follia sia
cosicché la morte non riconosca in questa folle
la sua figlia prediletta
e corra altrove a cercarmi
Ruberò poche ore
prima che lei ritorni
e il palco spenga le sue luci
per una movenza tutta mia
che non ha più ali
né grazia
né equilibrio
ma in una musica ritrovata
donerò alla morte
una danza perfetta.
@photocredit Andrea Gianfortuna
Con questa lirica l’autrice ci porta con prepotenza nel suo mondo di tormenti e di catene. Il tono tragico che traversa la poesia non trova conforto nel mondo terreno ma aspetta la fine come catarsi prima dell’ultimo calar di sipario. Triste ma a parer mio molto intensa e bella.
Gentile Emiliano, grazie per il commento che lascia trapelare una attenta lettura che non si ferma alla sensazione della “tristezza” ma ne comprende il messaggio di grande bellezza che volevo attribuire al potere della danza che tutto sana!